Guglielmo Giordano – Scienza e Arte del Legno

Guglielmo Giordano

Il giorno 20 Giugno alle ore 11.00, presso Sala Castelli Federlegno Arredo, Foro Buonaparte, 65 – Milano, si è tenuta la presentazione della prima biografia e pubblicazione ufficiale sul fondatore della moderna Tecnologia del Legno in Italia: il prof. Guglielmo Giordano.

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Di seguito è postato il testo “Appunti su G. Giordano”, a cura di Felice Ragazzo, in occasione del Convegno di Margarita, maggio 2007.

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La figura scientifica di Guglielmo Giordano è stata espressione di un coacervo di inclinazioni tra cui, principalmente, si può riconoscere quella dell’assemblatore di discipline, dello sperimentatore (scientifico, tecnologico, tecnico), del formatore, del fondatore e manager di Istituzioni pubbliche. Nell’ambito delle scienze del legno, pertanto, Guglielmo Giordano ha rappresentato la figura di un grande ed illuminato organizzatore.

Non è meno importante osservare come Giordano abbia rivestito i caratteri di una personalità dotata di spiccate doti umane quali la concretezza, il pragmatismo, la saggezza decisionale, la riservatezza, la probità comunicativa, l’onestà intellettuale, il senso di misura nel rincorrere l’utopia.

Le vocazioni scientifiche, culturali, tecniche e professionali incentrate sul materiale-legno, fondendosi con quelle umane, fanno di Guglielmo Giordano una figura originale e peculiare, universalmente apprezzata nel panorama scientifico italiano, europeo ed internazionale.

Dal punto di vista della filosofia della scienza, nella sterminata opera trattata da Giordano sono riconoscibili le tracce di quelle correnti filosofiche di stampo positivista che hanno informato le scienze empiriche in epoca moderna e contemporanea e che, in particolare, sono state alla base della costituzione dei Politecnici, tra cui quello di Torino, presso il quale lo stesso Giordano ha conseguito la Laurea in Ingegneria.

Solitamente, le scienze empiriche «reali», già in blocco considerate distinte da quelle cosiddette «formali» (Logica e varie branche della Matematica), si considerano a loro volta suddivise in Scienze della Natura (Fisica, Chimica, Biologia, ecc.) e Scienze dell’uomo o della cultura (Psicologia, Sociologia, Linguistica, discipline storiche, ecc.). Ebbene, l’opera di Guglielmo Giordano sul legno rappresenta un peculiare tentativo di superamento della divisione dei saperi (in cui oggi tante lungimiranti intelligenze si impegnano) per aver bilanciato l’approccio scientifico (tecnico e tecnologico) con quello storico-culturale. A questo riguardo, sono indicativi i capitoli sulle opere d’arte e d’artigianato ligneo, inseriti da Guglielmo Giordano nelle sue trattazioni scientifiche, per l’alta considerazione che nutriva verso quelle, specialmente in merito all’assunto che sarebbero di scarso interesse tecniche e tecnologie sterili, ovvero non fautrici di opere esemplari. Al tempo stesso, è stata significativa la sensibilità e la passione con cui Giordano trattava dell’argomento in occasione di sue prolusioni.

Questo sforzo, volto a formulare visioni unitarie del sapere, si inquadra in un filone di pensiero contemporaneo assai avanzato, tendente ad identificare una figura d’uomo complessiva, ovvero non “dimidiata” nel suo essere e nel suo saper fare. L’ideale superamento della divisione tra intelletto e prassi per Guglielmo Giordano assume particolare significato in quanto va letto alla luce di un processo che ha come origine una formazione di stampo positivista, dunque di segno contrario, quale poteva essere quella di tipo politecnica. È inoltre significativo il fatto che questo tipo di sforzo sembra orientarsi verso un orizzonte epistemologico affine a quello in cui, soprattutto in epoca più recente, non è condivisa l’articolazione tra scienze «formali» e scienze «reali» (naturali, umane), in un ambito di riconsiderazione tra approccio “deduttivo” ed approccio “induttivo”.

Tutto ciò permette di identificare in Guglielmo Giordano una figura di studioso complessa, certamente attenta nel porsi in conformità con le ortodossie epistemologiche più in auge ed accreditate del suo tempo, ma anche capace di individuare terreni inesplorati di studio, ricerca e sperimentazione, oltre che di riflessione, non soltanto sul piano disciplinare delle scienze del legno, ma anche in riferimento a problematiche culturali di più ampia portata.

Il Giordano «assemblatore di discipline» è stato un reale protagonista per aver dato un impulso decisivo ed originale alla creazione di un nuovo “orizzonte disciplinare” nel settore del legno, impulso fondato sulla fusione di branche scientifiche di stampo naturalistico (Botanica, Scienze forestali, Entomologia, ecc.) con branche scientifiche orientate al costruire (Meccanica, Statica, Scienza delle costruzioni, Chimica applicata, ecc.), non trascurando l’impatto estetico-artistico dei manufatti lignei di pregio, specialmente quando di origine storica. Tutto ciò, beninteso, sulla base di peculiari e personali apporti scientifici, di volta in volta fautori di passi in avanti nel settore, così come di oculati coinvolgimenti di specialisti di branche non possedute.

Una disciplina particolarmente praticata dal Giordano (anche questa di derivazione positivista) è stata la “Tassonomia delle specie legnose”, per mezzo della quale si è formata l’attuale Xiloteca di Dipartimento (DISTAF), anche in virtù delle acquisizioni di campioni lignei, in occasione dei suoi innumerevoli viaggi in tutto il mondo. In sintonia ed affinità con tale inclinazione alla Tassonomia, Guglielmo Giordano è stato protagonista di uno sviluppo scientificamente e tecnologicamente aggiornato in tema di riconoscimento delle specie legnose.

Il Giordano «sperimentatore» (scientifico, tecnologico, tecnico) trova la sua massima espressione in un celebre tecnofatto, esemplare componente ligneo per pavimenti, celebre per il semplice fatto di portare il suo nome, ovvero il cosiddetto “Listone Giordano”. Tale tecnofatto rappresenta un gesto di maestria, una felice sintesi in senso moderno tra scienze del legno, design, industria di trasformazione e componentistica edilizia.

Sono tuttavia rimarchevoli i precoci tentativi di modellare strutture lignee di copertura a geometria complessa, fondati su tipi di superfici dette “rigate” (in un significativo rapporto tra ingegneria e nozione spaziale). Naturalmente, non si contano gli interventi sperimentatori in ogni sorta di nuova concezione nell’ambito di strutture lignee (lamellari, reticolari, ecc.). In chiave sperimentativa, Guglielmo Giordano ha manifestato sensibilità e cura anche nei confronti delle problematiche di restauro.

Il Giordano «formatore» riveste il significato di chi ha fondato una scuola, le cui strutture oramai operano con piena efficacia: non si è soltanto impegnato sul versante universitario; in realtà, la sua visione complessiva tra scuola e industria lo ha visto impegnato in iniziative formative presso strutture extrauniversitarie.

La pregnanza e l’efficacia dell’azione formativa così sviluppata sono state significative e feconde, anche per il fatto che, attraverso le numerose pubblicazioni scientifiche prodotte, ha implicitamente influito sulla formazione di chi non ha direttamente seguito i suoi corsi.

Il Giordano «fondatore e manager» di Istituzioni pubbliche si è distinto per la creazione non soltanto di Istituzioni a vocazione didattica, ma anche per la fondazione di centri orientati alla ricerca, oggi indispensabili ai fini di una stabilità di sistema nel settore-legno, a partire dalla prima sede dell’Istituto Centrale del Legno. In questa direzione, estrinsecando peculiari doti organizzative, si può inquadrare anche l’impegno profuso nella promozione di occasioni di approfondimento scientifico, dibattito culturale, eventi espositivi, attraverso congressi, convegni, mostre, etc.

In conclusione, si può contemplare in Guglielmo Giordano una figura di studioso che ha avuto la capacità, scientifica ed organizzativa (strategica), di dare assetto disciplinare unitario ad un coacervo di branche scientifiche eterogeneamente riconducibili al legno, profondendosi in uno sforzo immane. È grazie a ciò se molti altri a venire hanno potuto essere messi in grado di apportare nuova linfa nel peculiare settore applicativo, procedendo nella scia da lui tracciata.

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